Di Francesco Boschi.
Domenica 21 Febbraio le Chiese Valdese e Battista di Catania hanno celebrato presso il Tempio di via Naumachia la festa del 17 Febbraio: pur nel rispetto dei tempi e delle regole anti-Covid il Culto è stato arricchito da momenti significativi che hanno permesso alla comunità di vivere momenti di gioia e di vera comunione.
L’inizio del Culto è stato caratterizzato dalla gioia e, tramite le parole del Salmo 68, dal ringraziamento al Signore che ci ha concesso ancora una volta di poterci ritrovare nel Suo nome e che ci accompagna nel momento di generale difficoltà che stiamo vivendo: la possibilità di celebrare il Culto in presenza (oltre che in diretta sulla pagina Facebook delle Chiese Valdese e Battista di Catania) è vissuta dalla nostra comunità con attenzione e gratitudine, nella consapevolezza che ritrovarsi la Domenica per il Culto non è al momento possibile per alcune delle nostre Chiese in altre parti d’Italia. Pur nella rinuncia a momenti significativi della celebrazione come il canto comunitario e la Cena del Signore, siamo tutte e tutti grati per l’opportunità di pregare insieme ed anche di scambiare anche solo uno sguardo oltre la mascherina o di avere una breve conversazione con i fratelli e le sorelle. Preghiamo il Signore che presto si possano nuovamente condividere in sicurezza tutti i momenti del Culto!
L’intensa preghiera di ringraziamento ha sottolineato come Dio sia il luogo della consolazione dagli affanni del nostro incerto presente e dove la nostra gioia è perfetta, e anche come la Sua benevolenza si rivela sempre e di nuovo nella vita delle Chiese ed in quella dei suoi figli e figlie.
Il Culto è proseguito con la predicazione del fratello Ernesto Barnobi incentrata sulla difficile tematica del perdono dei nemici come descritta in Lc 6, 27-31: il perdono rappresenta forse la più difficile tra le sfide che la Parola di Dio nella Bibbia pone davanti a noi, ma l’altezza di queste sfide rispetto alla nostra natura creaturale non deve essere vissuta come un alibi per farla restare lettera morta, in qualche modo “paradossale”. Le sfide a cui il Signore ci sprona ci spingono all’azione dettata dall’amore come risposta alla maledizione e all’insulto e non certo alla passività verso il male e le ingiustizie del mondo.
Dopo la predicazione abbiamo vissuto con gratitudine il momento gioioso dell’Ammissione del fratello Livio Cinardi come nuovo Membro della Chiesa Valdese. Livio ha incontrato le nostre Chiese da circa un anno dopo una lunga e intensa esperienza nella Chiesa Cattolica Romana trovando, nella frequentazione della comunità e nel dialogo con la Pastora Silvia, una nuova casa spirituale ed una nuova opportunità di proseguire la relazione col Padre, come espresso nella sua confessione di fede. Tramite la stessa confessione Livio ha condiviso con noi come “L’essenziale, la priorità, è per me la relazione personale con il Padre. Un Padre che è anche Madre, e che per me ha sempre avuto il volto incontrato da Gesù di Nazareth. L’esperienza di fede, di vita, di Gesù è per me il riferimento. Non c’è altro.” Un caloroso applauso e l’esecuzione da parte della nostra organista dell’Inno 142 hanno sottolineato questo momento di gioia ed hanno in parte sopperito all’impossibilità di stringersi fisicamente attorno al nuovo fratello e Membro di Chiesa.
L’ultima parte del Culto è stata quella più specificamente dedicata alla festa del 17 Febbraio, che è stata ricordata dalla Presidente del Consiglio di Chiesa Vivien Briante con l’aiuto di alcuni video che hanno sottolineato l’assoluta attualità di una festa che pure nasce da un evento lontano nel tempo, le Lettere Patenti del 17 Febbraio 1848. Un messaggio che sprona noi evangelici di oggi alla missione, all’evangelizzazione e alla difesa della libertà religiosa, così come quei lontani fratelli e sorelle che una volta ottenuta la libertà corsero a condividere il proprio credo con nuovi fratelli e sorelle nel resto d’Italia. Dopo un divertente video dedicato alla realizzazione dei classici falò che caratterizzano la sera del 16 Febbraio alle Valli Valdesi, il momento di celebrazione della festa della libertà si è concluso, come da tradizione, con il Giuro di Sibaud, purtroppo attraverso un video e non cantato dalla comunità, sempre nel rispetto delle regole anti-Covid e con la speranza unire le nostre voci il 17 Febbraio 2022 nuovamente vicini, anche fisicamente, gli uni alle altre.