La parabola del gran convito ( Luca 14: 15-24 ), dove Gesù paragona il regno di Dio a un banchetto, è stato l’oggetto della meditazione che Carla Sueri ha svolto domenica 17 marzo durante l’incontro per la Giornata Mondiale di Preghiera delle donne.
È stato, infatti, il versetto “Venite, tutto è pronto” – tratto dalla predetta parabola – il tema che il Comitato organizzatore della GMP 2019 ha proposto, sequendo le indicazioni liturgiche fornite dal sottocomitato delle donne slovene.
Seguendo tale traccia liturgica i presenti al culto sono stati condotti – attraverso la proiezione di varie diapositive – a immergersi virtualmente nella realtà Slovena.
La Slovenia è una delle più piccole nazioni europee ma è dotata – per la bontà del Signore, come scrivono le donne delle chiese slovene – di innumerevoli bellezze naturali: dalle pianure della Pannonia ai monti verdeggianti di alberi ad alto fusto, al Carso con le sue grotte e spelonche misteriose, fino alla costa lambita dal mare Adriatico.
Le caratteristiche slovene sono state rese evidenti – simbolicamente – anche sul tavolo posto davanti al pulpito: una pagnotta di pane bianco in un cestino; una brocca di vino ( in maiolica come si usa in Slovenia ); sale ( prodotto tipo della città di Piran); una zuppiera ( oggetto tipo della Slovenia); cesti di garofani ( fiori simbolo della Slovenia ). Fiori che alla fine sono stati distribuiti ai presenti.
Oltre all’aspetto geografico e simbolico la traccia liturgica prevedeva uno spazio nel quale le donne slovene si raccontavano.
Abbiamo così ascoltato – lette dal gruppo delle rappresentanti delle varie chiese ecumeniche cittadine – le esperienze di Marjeta, Mojca, Marija, Ema, Natascia seguite, ognuna, da brevissime riflessioni e da invocazioni al Signore.
Testimonianze che hanno toccato la mente e il cuore dei presenti e mostrato lo spaccato di una società che, come tante ormai, è piena di complessità, ingiustizie, preconcetti, indifferenza e nella quale le donne sono maggiormente gravate nel processo di divisione del lavoro e della cura delle famiglie.
Una società che – dal punto di vista della statistica delle religioni – registra una maggioranza cristiana [ cattolici ( 78 % ), ortodossi ( 2,4 % ), Luterani ( 0,9 %) e altri evangelici) ] ma che in pratica vede le chiese storiche, in genere, scarsamente attive.
Pertanto, il contributo delle donne slovene a questa GMP 2019, è frutto – possiamo presumere – di quel residuo di credenti che ancora mostra segni di vitalità.
A Catania l’evento è stato preparato da varie comunità ecumeniche: chiesa anglicana, avventista, cattolica, focolari, luterana, battista-capuana, valdese, salutista.
Il ricavato netto della colletta fin ale è stato di euro 253,00. Questa somma sarà spedita, con la causale “offerta GMP 2019 Slovenia”, presso il conto bancario indicato dal Comitato GMP Italia.
Come spiegato dal predetto Comitato queste offerte sono finalizzate a finanziare un progetto rivolto alle donne vittime della tratta di esseri umani in Slovenia e decise a uscirne.
Il progetto è dell’organizzazione non governativa “Centro di lotta contro il traffico di esseri umani (Centre for Fight Against Trafficking in Human Beings)” e prevede il reinserimento nella società di donne che hanno vissuto esperienze di prostituzione coatta.
A loro saranno offerte consulenza psicosociale e cure mediche. Inoltre, potranno seguire corsi di formazione professionale: parrucchiera, estetista, sarta, attività nel settore alberghiero e così via.
Saranno infine seguite nella ricerca di un lavoro e nelle pratiche per richiedere un permesso di soggiorno di lungo periodo.
Le nostre preghiere affinchè questo progetto si realizzi e porti frutto.