Presentazione del libro “Son Tornate – Racconti di mestruazioni e altri tabù”

Venerdì 19 Novembre ore 18:45 presso la Biblioteca Navarria-Crifò

Via Naumachia, 18a – Catania

Dai viaggi nello spazio alla tampon tax, dalle dicerie sui fiori avvizziti alle infinite perifrasi per nominarle: le mestruazioni sono da sempre un tabù, processo fisiologico circondato da leggende popolari di ogni tipo, simbolo e oggetto di discriminazioni dure a morire. Nasce da questa consapevolezza “Son tornate”, progetto editoriale della casa editrice Villaggio Maori, che raccoglie i testi sul tema di tredici scrittrici, editor, attiviste e professioniste della comunicazione, per dare voce, con una buona dose di ironia, alla pluralità di unʼesperienza condivisa da metà della popolazione mondiale.
Un progetto che ha anche un fine benefico, dato che le stesse autrici hanno scelto di devolvere gli introiti derivati dai diritti d’autrice al Centro Antiviolenza Thamaia, da oltre vent’anni in prima linea a Catania per il contrasto alla violenza contro le donne.
«Da tempo sentivo il desiderio di lavorare a un libro corale – spiega Serena Maiorana, curatrice del testo e autrice di uno dei racconti – insieme alle favolose donne che collaborano con la casa editrice. L’idea era quella di divertirci, scrivendo racconti brillanti e scanzonati, ma senza trascurare il contrasto agli stereotipi e alla discriminazione di genere, che è la spina dorsale del lavoro di molte di noi, per il Villaggio e non solo. Le mestruazioni mi sono sembrate l’argomento perfetto». Una scelta significativa, come sottolineato anche da Graziella Priulla, sociologa e saggista esperta di studi di genere, che firma la prefazione del testo ribadendo che «Le mestruazioni sono una costante nella vita delle donne, ne scandiscono le fasi: riguardano più della metà della popolazione della Terra e la riproduzione della specie umana. Sarebbe giusto dunque parlarne con orgoglio, con rispetto».
Il libro raccoglie i racconti di Francesca Auteri, Beatrice da Vela, Erica Donzella, Arianna Garofalo, Giulia Impellizzeri, Loriana Lucciarini, Serena Maiorana, Patrizia Maltese, Mirella Mancuso, Benedetta Pintus, Natasha Puglisi, Rossana Maryam Sirignano.

“Son tornate” sarà presentato dalle autrici Serena Maiorana, Patrizia Maltese, Erica Donzella e Mirella Mancuso

Dialogherà con le autrici Maria Andaloro, ideatrice della campagna Posto Occupato.

A seguire, un piccolo rinfresco offerto dalla Biblioteca Navarria Crifò

Per partecipare è obbligatorio il Green Pass e l’uso della mascherina.

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Serena Maiorana, editor e scrittrice, docente di Editoria in ottica di genere. Dopo una lunga pratica giornalistica, dal 2009 si occupa di contrasto alle discriminazioni come progettista e formatrice, con particolare attenzione alle questioni di genere. Per Villaggio Maori ha pubblicato Love Sea-Watch (con Patrizia Maltese), Quello Che resta e il racconto L’abbandono e la polvere nera.

Patrizia Maltese, giornalista e blogger, si occupa di tematiche di genere e di diritti negati.
È editor e autrice della casa editrice Villaggio Maori, con cui ha pubblicato Violenza degenere (con Roberta Fuschi), Stampa e potere, Volevo essere orfano, Love Sea Watch (con Serena Maiorana) e La scelta negata.

Erica Donzella, editor freelance e docente di Storia dell’editoria italiana presso l’Accademia delle Editorie. È autrice di racconti, saggi, romanzi e poesie. Per Villaggio Maori ha pubblicato Io sono Altrove e Buon compleanno Barbie. Scrive di libri per «SiciliaNetwork» e «Gaypost.it». Si occupa di formazione per l’editoria e la scrittura.

Mirella Mancuso, nata e vissuta alle pendici dellʼEtna, insegna e scrive con uguale passione. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo libro Il Favoloso Parco dei Bivi (Villaggio Maori Edizioni) per parlare di argomenti «difficili» con bambine e bambini.

 

Presentazione libro “Non posso salvarmi da solo. Jacon, storia di un partigiano” di Antonio Ortoleva

Venerdì 22 Ottobre 2021 alle 18:30, presso la Biblioteca Navarria-Grifò in via Naumachia 18a a Catania, si svolgerà la presentazione del libro “Non posso salvarmi da solo. Jacon, storia di un partigiano” di Antonio Ortoleva.
Ricostruendo la vita emblematica del partigiano siciliano Jacon, Antonio Ortoleva narra la lotta di Resistenza e l’Italia degli anni ‘40.
“Non posso salvarmi da solo”. Con queste parole il partigiano ventenne
Giovanni Ortoleva, nome di battaglia Jacon, rifiutò l’aiuto di un comandante fascista che, in nome della provenienza dallo stesso paese, gli proponeva di indossare la camicia di nera e sfuggire alla fucilazione.
Non ebbe dubbi: preferì scegliere la coerenza, l’istinto di onore e di solidarietà
umana e morì, dopo una notte di torture, insieme ad altri diciannove partigiani, nell’eccidio di Salussola in provincia di Biella. Era il 9 marzo 1945.
A cent’anni dalla sua nascita e a partire dalla vicenda umana di Jacon, il giornalista siciliano
Antonio Ortoleva firma per Navarra Editore “Non posso salvarmi da solo. Jacon, storia di un partigiano” un reportage storico sul crinale degli anni ’40 del secolo scorso ambientato tra la Sicilia e il Piemonte, in particolare tra le Madonie e le Prealpi biellesi.
La storia del giovane partigiano diventa l’emblema di quella di tutti coloro che, da ogni parte d’Italia, scelsero con fermezza di stare dalla parte della giustizia sociale. Nel ricostruire il contesto e narrare della Resistenza Italiana, viene data voce anche a vicende e personaggi che rimasero ai margini della Storia, come la rivolta anti-tedesca sull’Etna, il professore guerrigliero Antonio Canepa e il Patto della montagna sulle Prealpi biellesi, che aprì le porte ai diritti sul lavoro delle donne in piena guerra e la cui firma sarà poi estesa in tutta Italia.
Il libro riporta in appendice una serie di brevi interventi firmati dall’Anpi Sicilia, dai sindaci di Isnello e Salussola, in un gemellaggio ideale Sicilia-Piemonte, e dal sindaco in carica che riportò a casa le ceneri di Giovanni Ortoleva.

Antonio Ortoleva è un giornalista siciliano, ha lavorato a Milano e a Palermo. Antifascismo e antimafia sono da sempre i suoi campi di interesse e di inchiesta. Ma anche la spiritualità indiana.
Per Navarra Editore ha pubblicato C’era una volta l’India e c’è ancora (2015). Già docente di giornalismo all’Università degli Studi di Palermo.
Dialogheranno con l’autore:
Roman Henry Clarke, giornalista esperto di storia e politica internazionale, direttore di Sicilia Giornale
Adriana Laudani, presidente dell’Associazione Memoria e Futuro.

Assemblea della Chiesa Valdese di Catania

Assemblea Valdese

Domenica 17 Ottobre si svolgerà nel Tempio di via Naumachia 20 l’Assemblea della Chiesa Valdese di Catania: tutti i membri di Chiesa sono invitati!

Ordine del Giorno per l’Assemblea:

– Rinnovo di 2 membri del Consiglio di Chiesa
– Situazione finanziaria
– Diaconia
– Stabili
– Attività della chiesa
– Granello di Senape
– Progetto Otto Per Mille contro la ludopatia

Ritrovare l’armonia della coralità

Il discorso della moderatora Alessandra Trotta a Sinodo appena concluso.

Cari fratelli, care sorelle,

non è stato un Sinodo perfetto, abbiamo dovuto accettare molte limitazioni, si sono verificati alcuni inconvenienti; ma dopo un anno di vuoto, grazie all’impegno di collaborazione, davvero generoso, di tanti e tante, abbiamo potuto avere un Sinodo: un camminare insieme attraverso il quale le nostre chiese, in coerenza con la propria ecclesiologia, assumono le decisioni principali di orientamento della propria azione comune, in reciproco servizio ed in solidarietà.

Usando le parole della predicazione del culto di apertura di questo sinodo: per la forza dell’amore di Cristo, il Sinodo, il camminare insieme, “diventa sintonia, sinfonia. Ritrovare l’armonia della coralità, delle diverse voci e strumenti che nei disaccordi ritrovano l’accordo”.

Di questa ricca coralità, di voci diverse e diversi strumenti che – per grazia di Dio – è presente nella vita delle nostre chiese, negli ultimi tre anni ho potuto gustare un assaggio prezioso, con i tre membri della Tavola Valdese che in questo Sinodo hanno terminato il loro servizio e che, anche a nome degli altri compagni di strada, del camminare insieme, voglio ringraziare.

Italo, il pastore Italo Pons: un’incredibile memoria storica, di volti, fatti, battaglie, dibattiti, documenti che nella nostra distrazione rischiano di essere dimenticati, di perdersi; il senso profondo del nostro essere Chiesa; il desiderio, che diventa talvolta ansia, di passare, trasmettere alle nuove generazioni il senso delle esperienze vissute, con l’emozione sincera, però, per la freschezza che le nuove generazioni portano, affiancate con atteggiamento di ascolto e di rispettosa fiducia.

Greetje Van der Veer: una sterminata conoscenza dell’ecumene cristiana, lunghe e variegate esperienze internazionali, la conoscenza di lingue, reti, riflessioni teologiche altre, che allargano la visione, consentono di alzare lo sguardo oltre il nostro recinto.

E poi Laura Turchi: tante competenze sviluppate in un qualificato lavoro nel mondo, messe al servizio della Chiesa; l’ascolto, il dialogo con concistori e consigli di chiesa nell’espletamento delle sue deleghe, sempre diretto a valorizzarne le responsabilità. La capacità di programmare, di organizzare, con l’entusiasmo per i progetti nuovi, che aprono alla possibilità di rilancio e rinnovamento.

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